LUCE IN FONDO AL TUNNEL

Nel mese di marzo il mercato delle auto sembra mostrare un serio tentativo per uscire fuori dal tunnel. Le 168.294 auto immatricolate segnano una crescita del 40,8%, un balzo atteso da anni, imputabile a un miglioramento della situazione delle supply chain globali, anche se si confronta con una perdita di circa il 30% del marzo 2022, quando le immatricolazioni, inficiate dall’attesa degli incentivi, furono solo 119.548 unità. Il buon andamento di questo mese porta la crescita del primo trimestre al 26,2% con 427.019 immatricolazioni rispetto alle 338.316 del gennaio-marzo 2022 (-20,6% sulle 538.060 del primo trimestre 2019).

UTILIZZATORI

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, mostra un andamento di crescita in volume per tutti i canali di vendita. I privati, seppur in crescita a doppia cifra, in marzo perdono oltre 10 punti di quota, al 50,7% del totale, con un primo trimestre su una share del 55,0% (-8,1 p.p.). Le autoimmatricolazioni nello stesso mese scendono all’8,2% di quota (-0,6 p.p.), in linea con il trimestre (-1,3 p.p.). Il noleggio a lungo termine sale nel mese di 7,2 punti al 27,4% del totale mercato, grazie all’ottima performance di Top e Captive; nel trimestre arriva a rappresentare il 25,7% del mercato (+6,8 p.p.). Prosegue il recupero del noleggio a breve termine, che registra un ottimo 7,5% di penetrazione (circa il doppio di marzo 2022) e nel cumulato si porta al 4,7% (+2,2 p.p.). In crescita anche le società, al 6,2% di quota nel mese, in linea con il 6,3% del primo trimestre.

BENZINA AL 28,4% DI QUOTA

Tra le alimentazioni, il motore a benzina sale al 28,4% di quota (+1,1 p.p., al 27,1% nel trimestre), il diesel retrocede leggermente al 20,3% di quota (-0,7 p.p., al 19,6% in gennaio-marzo). Il Gpl scende al 7,6% di share in marzo (al 9,2% nel primo trimestre) e il metano, unica motorizzazione in flessione, si ferma appena allo 0,1% di quota (0,2% in gennaio-marzo). Grazie anche a un miglioramento delle forniture globali, le auto BEV salgono al 4,8% di quota nel mese (3,8% nel trimestre), mentre le PHEV si portano al 4,3% (4,4% nel trimestre). Nel complesso le auto ECV rappresentano in marzo il 9,1% del mercato. Le vetture ibride salgono al 34,5% delle preferenze (+1,9 p.p. e al 35,8% in gennaio-marzo), con un 9,4% per le “full” hybrid e 25,1% per le “mild” hybrid.

SEGMENTAZIONE

Analizzando la nuova segmentazione, in marzo le berline dei segmenti A e B scendono in quota, rispettivamente al 9,6% e 19,9%, mentre recuperano i Suv del segmento A, all’1,3% (+0,4 p.p.) e perdono mezzo punto quelli del segmento B al 26,1%. Fra le medie (seg. C), i Suv salgono al 23,1% di rappresentatività (+5,7 p.p.), le berline rimangono abbastanza stabili al 5,2%. In buona crescita i SUV del segmento D, al 5,4% di quota (+0,7 p.p.), recuperano anche le berline (all’1,2% del totale). Nell’alto di gamma i Suv coprono il 2,1% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 3,3% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,8%.

LEADERSHIP AL NORD-EST

Dal punto di vista delle aree geografiche, in marzo il Nord Est, grazie al contributo del noleggio, conferma la leadership coprendo il 33,7% delle immatricolazioni. Il Nord Ovest segna il 30,7% delle immatricolazioni (+1,8 p.p.), il Centro Italia retrocede leggermente al 22,5% del totale, l’area meridionale scende all’8,7% e quella insulare al 4,4%.

EMISSIONI

Le emissioni medie di CO2  delle nuove immatricolazioni in marzo crescono dell’1,5% a 120,3 g/Km; 120,4 g/Km nel primo trimestre (+1,6%). L’analisi delle immatricolazioni di marzo per fascia di COriflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 4,9% del mercato, il 3,1% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 4,0% e 3,7% nel trimestre). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 62,1% (64,7% in gennaio-marzo), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si assesta al 25,8% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,7% (rispettivamente 23,9% e 1,8% in gennaio-marzo).

Fonte: unrae.it