-2,4% rispetto a novembre 2024
A novembre il mercato italiano delle autovetture resta “congelato”, con un numero di immatricolazioni pari a 124.222 unità, rispetto alle 124.267 unità dello stesso mese del 2024. Nel periodo gennaio-novembre, il comparto accusa una flessione del 2,4% rispetto all’anno precedente, totalizzando 1.417.621 immatricolazioni contro 1.452.994 nei primi undici mesi del 2024. Resta molto pesante il divario con il 2019: circa 359.000 unità in meno, pari a -20,2%.
si attenua la flessione dei privati
L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenza una flessione in volume dei privati più contenuta rispetto ai mesi precedenti, che porta la quota in calo di 2,3 punti, al 57,5% del totale (53,6% nel cumulato, -4,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni nel mese segnano un incremento a doppia cifra e guadagnano 1,9 punti, salendo al 13,9% di quota e all’11,9% nel cumulato (+0,6 p.p.). Il noleggio a lungo termine segna una flessione del 3,3% e cede 0,7 punti di quota, al 19,9% (22,8% in gennaio-novembre, +2,9 p.p.), per un leggero calo delle principali società Top e uno più sostenuto che ha interessato le Captive. Il noleggio a breve termine nel mese segna, invece, un sostenuto incremento e sale al 2,8% del totale (+1,5 p.p.) e al 5,9% negli 11 mesi (+0,7 p.p.); le società flettono in volume e perdono mezzo punto di quota, al 5,9% del mercato sia nel mese sia nel cumulato (+0,2 p.p.).
stabili le ibride
Tra le alimentazioni, a novembre il motore a benzina cede in volume e perde 6,4 punti, scendendo al 21,0% (24,7% nel cumulato, -4,4 p.p.). Il diesel scende all’8,2% di share (-4,4 p.p.) e al 9,4% in gennaio-novembre (-4,5 p.p.); anche il Gpl cede in volume, scendendo all’8,7% a novembre (-0,3 p.p.) e al 9,3% nel cumulato (-0,1 p.p.). Le vetture ibride nel mese rimangono stabili al 42,6%, al 44,5% (+4,4 p.p.) negli 11 mesi, con un 13,3% per le “full” hybrid e 29,3% per le “mild” hybrid in novembre. Come anticipato, le auto BEV – grazie alle vetture incentivate in pronta consegna – segnano un’accelerazione di quota, che sale al 12,2% del totale (+7 p.p. e al 5,8% in gennaio-novembre, +1,7 p.p.), mentre le PHEV salgono al 7,2% (+4,1 p.p. e al 6,2% negli 11 mesi, +2,9 p.p.).
in crescita suv e berline del segmento “a”
L’analisi della segmentazione mostra in novembre una sostenuta crescita delle berline e dei SUV del segmento A, rispettivamente al 9,7% e 3,5% del totale mercato. Nel segmento B crescono le berline (al 19,4%) mentre cedono i Suv, al 28,3% di share. Nel segmento delle medie (C) in calo sia le berline (al 4,6%) sia i Suv (al 19,1%); mentre segnano una forte accelerazione le berline del segmento D, all’1,4%, a fronte di una stabilità dei Suv, al 7,4% di share. Nell’alto di gamma, le berline cedono 1/4 dei volumi allo 0,2% del totale e flettono i Suv all’1,6% del mercato. Infine, le station wagon rappresentano il 2,7% del totale, gli MPV l’1,3% e le sportive lo 0,7%.
nord-ovest al comando
Sul fronte delle aree geografiche, anche in novembre il Nord Ovest conferma la leadership, seppur con una quota in lieve calo, al 29,0% (al 29,5% in gennaio-novembre, +1,0 p.p.). Il Nord Est perde 2,3 punti, al 26,9% del totale (29,4% nel cumulato), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di 3,7 punti, al 23,2%. Il Centro Italia sale al 27,8% nel mese (+2,9 p.p., al 26,5% in gennaio-novembre), l’area meridionale scende al 10,6% e le Isole salgono al 5,8% (rispettivamente 9,6% e 5,1% nel cumulato).
emissioni
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in novembre flettono di quasi 15 g/Km (-12,6%) a 103,1 g/Km, grazie all’incremento delle immatricolazioni di auto BEV, e del 5,5% negli 11 mesi a 112,7 g/Km.
L’analisi delle immatricolazioni di novembre per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 15,2% del mercato, il 3,2% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 8,8% e 3,0% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 61,0% (65,4% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 15,9% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,1% (rispettivamente 18,6% e 2,0% negli 11 mesi).
Fonte: unrae.it


